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Escursioni partendo da Borso del Grappa

Il territorio montano di Borso è ricco di sentieri adatti ad escursionisti. In questo capitolo, ne indichiamo solo quattro e invitiamo per gli altri, che comprendono tutto il Massiccio del Grappa, all'acquisto delle carte dei sentieri: a) Sistema dei principali sentieri del versante Sud del Massiccio del Grappa (edita a cura delle Associazioni pedemontane 1975); b) Il Massiccio del Grappa: carta dei sentieri (edita dalle Comunità Montane del Grappa, del Brenta e Feltrina) . Per ogni itinerario abbiamo calcolato il tempo di percorrenza, ma le ore di cammino sono solo indicative. Un giorno, un turista, diretto ad un valico, si trovò a passare per una malga e incontrato un montanaro, chiese quanto tempo sarebbe occorso per raggiungere la meta. Questi rispose: -Vada! Il turista stupito disse di nuovo: -Ma, io le ho chiesto quanto ci vuole! -E io le dico di andare avanti! -fu la risposta. Seccato, il turista prosegui meditando sulla maleducazione del montanaro. Fatti cento metri si senti gridare dietro: -Ci voglio- no tre ore! -Inviperito, il turista si rivolse: -Ma perché non me lo ha detto prima? -E il montanaro saggio: -Dovevo pur vedere come lei camminava! Una storia forse, ma estremamente vera.


DAL CAPITELLO DI S. FELICITA A CAMPO CROCE
segnavia 102- tempo ore 2- dislivello 766m. Si raggiunge la località di partenza, l'imbocco della Valle (Capitello di S. Felicita) , da Romano d 'Ezzelino. Ci si avvia percorrendo il fondovalle per una carrareccia alquanto accidentata e, dopo circa un chilometro, si arriva alla Palestra di Roccia, tracciata dagli alpini della caserma Monte Grappa di Bassano negli anni Quaranta. Si prosegue, quindi, su buon sentiero, tenendo la destra (segnavia 102) verso Valrossa e poi Camporosso, fino a raggiungere la strada Giardino, dietro la chiesetta di Campo Croce.


DA BORSO - PRATI DI BORSO - CAMPO CROCE
segnavia 95- tempo ore 2- dislivello 743m. Si parte dalla comoda piazza della Chiesa di Borso e ci si avvia verso Ovest. Superata la fontana (in basso a sinistra) si devia a destra per una strettoia, su strada asfaltata e su ripida salita bitumata per 500 m circa, prima, e poi su strada carrareccia, "Cavallera". Si segue il segnavia 95, salendo a tornanti. A mano che si prende quota, la vegetazione si dirada e si spalanca sempre di più il panorama sulla pianura veneta con il Brenta da una parte e il Piave dall'altra. Con giornate favorevoli, magari dopo un temporale, all' orizzonte appare la Laguna di Venezia. Si arriva dopo circa un' ora ai Prati di Borso, dove viene praticata la fienagione, che permette la buona tenuta dei pascoli e qualche insediamento di piccole casere i cui ospiti fanno vivere, in particolare durante la stagione estiva, la località. Con un po' di fortuna, si possono osservare dei caprioli non rari nella zona. Si prosegue, quindi, per la vecchia strada, a brevi tornanti, su rado bosco di conifere, fino all'incrocio con la carreggiabile che, in dieci minuti, porta davanti alla trattoria di Campo Croce.


CASSANEGO - MARMORINA - CAMPO CROCE
segnavia 101- tempo ore 2 - dislivello 646m. A Cassenega si arriva da Borso per Via Mante grappa, Itala Girardi e Rare; a da Sant'Eulalia per Via Caia Vettania. Dalla chiesetta di s. Eurosia si procede a sinistra verso Nord per breve tratto di asfalto e poi su comoda carrareccia per circa 300 m. Su strada silvo pastorale, in costante pendenza e tutta ombreggiata, si raggiunge la Val Cassanega e i prati con alcuni massi contraddistinti da una fascia rossa e nome. Si continua a salire per ripida via fino alla località "Cava della Marmorina" (incrocio con il sentiero 102), dove la strada è stata bitumata nell'ultimo tratto di salita.
Si prosegue, quindi, fino alla strada dei Prati di Borso e poi per Campo Croce.


CAMPO CROCE - CA' MOL - BO - SCON - POISE - MONTE GRAPPA ore 3:00 - dislivello 543m.
Dalla Trattoria di Campo Croce si prende il sentiero a sinistra e si sale verso la Forcella Legnarola e Baita Ca' Mol (m. 1200). Si segue per circa 400 m. la strada asfaltata fino alla busa "Spezzamonte" deviando a sinistra, vicino a due casere, su carrareccia e, in breve, si è all'ampia dolina "Campin de Roa " ; la si aggira sulla destra e si entra nella faggeta in lieve salita, passando tra il "Fagheron del Cristo" maestoso faggio secolare e l'abisso dello "Spenundon" (grande spelonca) .Poi la strada diventa sentiero e porta alla prima malga, "Menegazzi" o "Ostaria Vecia". Si prosegue verso destra, in fondovalle, verso "Malga Scoranza" e "Malga Cabion" e poi, su sentiero ripido, fino alla vecchia strada di arroccamento, per raggiungere l 'incrocio con la strada asfaltata. Si punta a Nord, senza via obbligata per casa Pellizzari, verso Monte Meda lungo la linea di reticolato, e si raggiunge la S.S. Cadorna a poche centinaia di metri dall'Ossario di Cima Grappa.


ITINERARI INVERNALI
La montagna di Borso, a parte le sciovie di Mon te Coston, non offre attrezzature atte alla pratica di sport invernali, ma il frequentatore ha modo di attingere una riserva preziosa di pace, tranquillità e serenità. Tracciare un itinerario nella nostra montagna, non è facile, in quanto non tutti gli inverni sono uguali e a volte la neve tarda a venire.
Si possono, però, dare alcuni suggerimenti a quegli sportivi ed escursionisti che praticano lo sci alpinistico, da fondo ed escursionistico. Prendendo come base Campo Croce (anche perché la strada "Giardino" viene sempre tenuta aperta) ci si può sbizzarrire in itinerari molto interessanti. Dalla Chiesetta comunemente detta "del Papa", si sale verso Cima Grappa, fino ad arrivare alla Casera "Benetel", da dove si cala giù per la valle di Poise. Di qui si raggiunge prima il sentiero per il Boscon e poi la vecchia strada di arroccamento e si scende verso il "Fontanel" e "Piedur", per tornare a Campo Croce. Interessante può essere anche la deviazione per il sentiero del Boscon, Fagheron del Cristo, Campin de Roa e Busa Spezzamonte, un buon campo scuola per principianti. Questo suggerimento di itinerari invernali per sciatori, in particolare fondisti od escursionisti, non vuole vincolare quanti cercano, nel silenzio della natura, nuove emozioni, che il paesaggio in- nevato del Grappa riesce a dare. Il Grappa, oggi, è una montagna invitante, ma per gli sprovveduti può diventare anche fatale e, pertanto, una raccomandazione è d'obbligo: prudenza.