Questo sito è un sito sicuro e non utilizza cookie di profilazione ma cookie tecnici per ricordare le scelte dell'utente. Il sito consente anche l'invio di cookie di terze parti. E' comunque possibile scegliere, nella pagina dell'informativa estesa, di negare il consenso all'installazione di qualunque cookie. per maggiori informazioni visita l'informativa estesa cliccando sul link sottostante. La prosecuzione della navigazione attraverso il sito dell'Associazione Montegrappa.org mediante accesso ad altra area del sito o selezione di un elemento dello stesso (ad esempio, di un'immagine o di u link) comporta la prestazione del consenso all'uso del cookie.

Piandeleguna

Denominazione: Mulattiera Santa Maria – Piandeleguna – Col dei Rori

Caratteristiche: Si tratta di una mulattiera, esistente ancor prima della Grande Guerra, ma allargata durante il conflitto bellico, che collega l’abitato di Santa Maria, al piccolo borgo alpino di Piandeleguna. Da qui la mulattiera si fa sentiero e raggiunge Col dei Rori, oppure malga Pàoda.

Difficoltà: Nessuna.

Punto di partenza: Area monumentale di Santa Maria.

Punto di appoggio: A cinque minuti dall’inizio Castelnuovo.

Periodo dell’anno consigliato: Primavera, estate, autunno.

Attrezzatura: Normale da escursione.

Tempo di percorrenza: 2 ore.

Dislivello: 650 metri.

Descrizione: Si parcheggia l’autovettura all’area monumentale di Santa Maria (225 metri). Tenendo la destra ci si incammina su stradina comunale asfaltata, dopo circa 500 metri si prende la silvopastorale sulla destra che per i primi 2 chilometri è asfaltata. Lungo questo primo tratto sono ben visibili sulla sinistra ricoveri, spianate per baraccamenti, gallerie di ricovero, servite alle truppe bosniache durante l’autunno inverno del 1917. Alla fine della strada inizia la mulattiera sassosa, completamente all’interno del bosco ceduo, che ci porta fin da subito davanti ad una cascina che serve ancora come ricovero per i boscaioli. In circa 45 minuti si arriva alle casere di Piandeleguna (645 metri), piccolo borgo alpino, oggi abbandonato. Due casere sono ancora in discreto stato, le altre sono semicrollate; ben visibile la pozza d’acqua che serviva per l’abbeveraggio del bestiame. La mulattiera si fa sentiero ed esce dal bosco su di un piccolo colle prativo (ex pascolo), da qui si può ammirare tutta la valle del Piave. Da questo punto in circa 45 minuti si arriva in località la Sela (870 metri), sopra Col dei Rori. Scendendo sulla sinistra, per circa 500 metri, il sentiero ci porta in un ampio colle prativo, Col dei Rori. Sulla sinistra le casere ristrutturare. Da località la Sela prendendo il sentiero sulla sinistra ci si porta attraverso prati alpestri in circa 50 minuti a malga Pàoda (1180 metri).

La Guerra: La mulattiera, che da Santa Maria porta a Piandeleguna, raccoglie ancora ben visibili, specie nel primo tratto, numerosi ricordi del primo conflitto bellico. L’abitato di Santa Maria fu invaso nell’autunno del 1917 dalle truppe bosniache, le quali erano fornite di cucine, baraccamenti come dormitori, ricoveri per i muli e piccoli depositi d’artiglieria. Cannoni da 75 mm erano presenti in località Guselona, mentre sulle cime del Tomatico c’erano due batterie da 105 mm. E’ ancora ben visibile l’acciottolato sulla mulattiera, allargata nel periodo bellico, oltre ad una piccola vasca che serviva come deposito d’acqua. Nel primo tratto si possono visitare i vecchi ricoveri delle truppe, interamente scavati nella roccia e diversi spiazzi dove erano costruiti diversi baraccamenti.

(Tratto da Sentieri di Pace sulle tracce della Grande Guerra - Progetto a cura del comune di Seren del Grappa)