MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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BARACCA FRANCESCO

Maggiore

Maggiore ( A.A. , 91a squadriglia da caccia "Degli Assi" ) luogo di nascita: Lugo di Romagna. Data del conferimento: 5- 5- 1918 D.L.. Motivo del conferimento: Primo pilota da caccia in Italia, campione indiscusso di abilità e di coraggio, sublime affermazione delle virtù italiane di slancio e di audacia, temprato in sessantatre combattimenti, ha già abbattuto trenta velivoli nemici, undici dei quali durante le più recenti operazioni. Negli ultimi scontri, tornò due volte col proprio apparecchio colpito e danneggiato da proiettili di mitragliatrici. Cielo dell’Isonzo, della Caria, del Friuli, del Veneto e degli Altipiani, 25 novembre 1916, 11 febbraio, 22, 25, 26 ottobre, 6, 7, 15, 23 novembre, 7 dicembre 1917.

Isonzo, Carnia, Friuli, Veneto, Altipiani

25 novembre 1916, 11 febbraio, 22, 25, 26 ottobre, 6, 7, 15, 23 novembre, 7 dicembre 1917



BARACCHINI FLAVIO TORELLO

Tenente

Sottotenente del Genio, passato nell'aviazione Tenente ( A.A. , 81a squadriglia da caccia ) luogo di nascita: Villafranca Lunigiana (MC). Data del conferimento: 2- 8- 1917 D.L. Motivo del conferimento: Abilissimo ed arditissimo pilota di aeroplano da caccia, con serena incuranza del pericolo ed indomito coraggio, in trenta giorni di servizio alla fronte sostenne brillantemente e vittoriosamente 35 combattimenti aerei, riuscendo ad abbattere 9 velivoli avversari. Cielo del basso e medio Isonzo, 15 maggio – 22 giugno 1917

basso e medio Isonzo

11maggio - 22 giugno 1917



BARBIERI FRANCESCO

Tenente

Tenente 7° reggimento alpini luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 13- 5- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Ogni atto di fronte al nemico fu di ardimento e di valore. Tenente aiutante maggiore in seconda, si offrì spontaneamente a condurre un nucleo di arditi alla conquista di posizioni nemiche per rocce impervie e dirute, sulle quali più volte aveva già rischiata la vita. Primo sempre in tutto lo svolgersi dell’operazione, conquistò le difficili posizioni. Ferito, non volle recarsi al posto di medicazione, nè volle farsi medicare sul posto per non distrarsi dall’azione. Propostogli di farsi precedere nel labirinto dei camminamenti nemici, rifiutò sdegnosamente, e, primo sempre, con soli 17 alpini si slanciò sui baraccamenti avversari, costringendo alla resa l’intero presidio di oltre cento uomini. Ferito nuovamente e a morte, quasi a bruciapelo, mentre dava ordini per organizzare i prigionieri, spirava sul campo stesso, lanciando l’ultimo grido del suo brillante ardimento: Avanti sempre! Evviva gli alpini !. Creste della Costabella, 5 - 6 ottobre 1916. Nota: Battaglione Alpini Val Cordevole ----- nato nel 1894 a Milano Tenente di complemento 7° Reggimento Alpini Battaglione Val Cordevole Aiutante Maggiore del Battaglione.

Cresta di Costabella

5 - 6 ottobre 1916



BARNABA PIER ARRIGO

Tenente

Tenente ( Alpini , Alpini del "Val Fella" ) luogo di nascita: Buia (UD) Data del conferimento: 8- 1- 1922 R.D. Motivo del conferimento: Sebbene inabile alle fatiche di guerra per ferita riportata in combattimento, con elevato senso di amor patrio, si offrì volontario per essere trasportato in aeroplano e calato con paracadute in territorio invaso dal nemico. Sprezzando le gravi conseguenze nelle quali sarebbe incorso, se scoperto, inviò per vari giorni, con mezzi aerei, importanti notizie sul nemico. Ogni suo atto fu un fulgido esempio di valore e di patriottismo. Piave - Tagliamento, ottobre - novembre 1918. Note: ---- Nato nel 1891 a Buia (Udine) Tenente di complemento 8° Reggimento Alpini Battaglione Val Fella, altre decorazioni: Medaglia di Bronzo (Val Roncolana, 1917) Essendo inabile al servizio militare, dovette insistere per ottenere di essere soldato volendo assolutamente partecipare alla guerra contro l’Austria, secolare nemica della sua patriottica famiglia. Arruolatosi finalmente negli alpini, battaglione Val Fella di nuova formazione dell’8° reggimento, andò alla fronte e ben presto si segnalò meritandosi un encomio solenne ed una Medaglia di Bronzo in Val Roncolana. Dichiarato inabile per grave ferita riportata, volle di nuovo essere utile alla Patria ed all’esercito e come tenente di complemento dell’8° reggimento alpini il 23 ottobre 1918 servendosi di un paracadute si calò in territorio nemico dove poté raccogliere preziose notizie che contribuirono alla vittoria finale. E’ decorato pure di tre croci di guerra italiane e della Croix de guerre del Belgio. Liberato il suo bello e forte Friuli dall’odiosa temporanea occupazione nemica e terminata vittoriosamente la guerra, l’eroico alpino mutilato venne ricollocato in congedo, ma non si ristette di far opera patriottica fra i suoi contadini e fra le vicine popolazioni redente dal lungo, secolare servaggio straniero. Nelle ultime elezioni (1924) venne eletto con splendida votazione a deputato al Parlamento Nazionale per la circoscrizione della Venezia Giulia. Il Partito Fascista, che si onorava di averlo con molti decorati di Medaglia d’Oro fra i suoi ardenti seguaci, gli ha affidato importanti incarichi che assolse e assolve con intelligenza, zelo e abilità.

Piave, Tagliamento

Ottobre - novembre 1918



BARTOLOMEI UGO

Sottotenente

Sottotenente ( Granatieri , 1° reggimento fanteria "Savoia", 6° compagnia ) luogo di nascita: Roma (RM) Data del conferimento: 29- 5- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Entusiasta della nostra guerra, fiducioso negli alti destini della Patria, primo fra i primi trascinò con impareggiabile valore il suo plotone alla conquista di importante e forte posizione, raggiungendola di un solo sbalzo e abbattendone solide difese avversarie. Nel momento assai critico in cui la sua compagnia era completamente accerchiata dal nemico soverchiante, con generoso slancio e con fulgido coraggio alla testa di pochi uomini, affrontando sicura morte, volle attirare su di essi le forze avversarie, gettandosi con irresistibile impeto contro di esse e tenendole impegnate. Gravemente ferito, rinunciò ad ogni aiuto e continuò a combattere eroicamente, infondendo con le parole e con l’esempio fede e resistenza nei dipendenti, e, vicino a morire, in un supremo scatto di energia e di entusiasmo, trovò ancora la forza di gridare le ultime sue parole incitatrici: Avanti, ragazzi! Avanti, per l’Italia nostra! Coraggio!. Conca di Alano, 24 - 3 1 ottobre 1918. Nota: ----- Nato a Roma il 27.11.1899. 6" Comp. 1" Reggimento Fanteria.

Conca di Alano

24 - 31 ottobre 1918



BARUZZI AURELIO

Generale

28° Fanteria Generale di Brigata della Fanteria , Riserva luogo di nascita: Lugo (RV). Data del conferimento: 4- 9- 1916 M.P.S. Motivo del conferimento: Comandante di un reparto di bombardieri a mano, si slanciava per primo in un camminamento austriaco, catturandovi uomini e materiali. Due giorni dopo, accompagnato da soli quattro uomini, irrompeva in un sottopassaggio della ferrovia apprestato a difesa, contro il quale si erano spuntati gli attacchi dei due giorni precedenti, intimando audacemente la resa a ben duecento uomini, che venivano catturati unitamente a due cannoni e ricco bottino di armi e materiale. Più tardi partecipava al passaggio a guado dell’Isonzo, si spingeva in Gorizia e nella stazione innalzava la prima bandiera italiana. Gorizia, 6-8 agosto 1916.

Gorizia

6-8 agosto 1916



BATTISTI CESARE

Tenente

Tenente 6° reggimento della 2a compagnia del battaglione "Vicenza" luogo di nascita: Trento (TN). Data del conferimento: 2- 1- 1919 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Esempio costante di fulgido valore militare, il 10 luglio 1916, dopo aver condotto all’attacco, con mirabile slancio, la propria compagnia, sopraffatto dal nemico soverchiante, resistette con pochi alpini, fino all’estremo, finchè tra l’incerto tentativo di salvarsi voltando il tergo al nemico ed il sicuro martirio, scelse il martirio. Affrontò il capestro austriaco con dignità e fierezza, gridando, prima di esalare l’ultimo respiro: Viva l’Italia! e infondendo così con quel grido e col proprio sacrificio, sante e nuove energie nei combattenti d’Italia. Monte Corno di Vallarsa, 10 luglio 1916. Bibliografia: Nel 1913 decide di collaborare con lo Stato Maggiore dell'esercito italiano, e per esso compila una dettagliate guida del Trentino, che vede la luce nel 1914. Ad agosto scoppia la Prima Guerra Mondiale. Il 12 dello stesso mese Battisti con la moglie e i tre figli, abbandona la casa,ogni suo bene,varca il confine e sitrasferisce a Milano. L'Italia dichiara la sua neutralità, ma Battisti prosegue la sua lotta perchè si entri in armi nel conflitto. Dall'Ottobre del '14 al Maggio del '15 tiene discorsi in 78 città italiane,riportando quasi ovunque consensi entusiastici, trionfali a Sassari e Cagliari, alternati a opposizioni e dissensi come a Roma e Reggio Emilia e sopratutto a Viareggio dove non riesce nemmeno a tenere la conferenza in programma. Ma ormai la situazione volge all'intervento contro l'Austria e Battisti, allorchè il ministero della guerra consente agli irredenti di indossare la divisa italiana, si arruola come semplice soldato presentandosi volontario tra le file degli alpini venendo inquadrato nella 50° compagnia del battaglione "Edolo" del 5° Reggimento Alpini dislocato nella zona del Tonale. A fine Agosto prende parte ai combattimenti di Punta Albiolo e viene proposto per una medaglia al valore. In autunno l'Edolo viene trasferito sull'Adamello e Battisti in Dicembre è promosso sottotenente e trasferito sul monte Baldo. Per meriti di guerra arriva subito anche la nomina a tenente e un nuovo trasferimento, ma questa volta al Comando della 1° Armata, che vuole sfruttare le sue conoscenze del territorio. Il 15 maggio 1916 si scatena la Strafexpedition e Battisti dopo numerose richieste riesce a farsi assegnare il comando della 2° compagnia di marcia del battaglione alpino "Vicenza" e così ritornare in prima linea. Parte da Verona per la Vallarsa e dopo aver scritto per l'ultima volta alla moglie, riceve l'ordine di conquistare il monte Corno, che dopo il martirio prenderà il nome di Corno Battisti. Diverse e spesso contrastanti sono le testimonianze di come andarono i fatti, unica certezza e che Cesare Battisti piuttosto di scappare si lasciò catturare mentre soccorreva un compagno ferito pur consapevole che per lui l'unica fine sarebbe stata la condanna a morte. Condanna che puntualmente venne eseguita il 12 Luglio 1916 nella fossa del Castello del Buonconsiglio di Trento tramite impiccagione.

Monte Corno di Vallarsa

10 luglio 1916



BAZZI CARLO

Capitano

Capitano 9° reggimento fanteria della brg. "Regina" della 5a compagnia del II battaglione luogo di nascita: Milano (MI). Data del conferimento: 3- 6- 1916 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Alla testa del proprio reparto, con mirabile e cosciente ardimento, irrompeva, entrandovi per primo, in un saldo trinceramento nemico, impadronendosene catturandone i difensori ed una mitragliatrice. Contrattaccato da forze superiori diede intelligenti disposizioni per la resistenza riuscendo a respingere l’attacco Mentre più accanito era il combattimento, egli, bell’esempio di italiche virtù militari, sdegnoso di ogni riparo, dall’alto della trincea, imbracciando un fucile, invitava i propri dipendenti alla resistenza fìnchè, colpito alla fronte, suggellava con una morte gloriosa il suo atto eroico. S.Martino del Carso, 13 marzo 1916.

San Martino del Carso

13 marzo 1916



BECHI GIULIO

Colonnello

Colonnello ( Fanteria , Comandante del 254° reggimento della brigata "Porto Maurizio" ) luogo di nascita: Firenze (FI). Data del conferimento: 13- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di reggimento, fu sempre fulgido esempio di entusiasmo, di valore, di sprezzo del pericolo, di calma e di fermezza; suscitatore delle più belle energie, animatore dei suoi uomini. Nel muovere all’attacco di una forte posizione, sotto l’intenso fuoco nemico di mitragliatrici e di artiglieria, primo innanzi a tutti si slanciava all’assalto, trascinando col suo ardire il reggimento. Caduti i suoi ufficiali, noncurante di sè, si esponeva dovunque la situazione appariva più grave, tutto provvedendo. Colpito mortalmente, barcollante, pur nello strazio delle gravi e molteplici ferite, incitava i soldati al combattimento. Visse ancora 36 ore, tenendo contegno sublime. Fu guerriero, artista, poeta e lasciò di sè grande rimpianto. San Marco di Gorizia, 28 agosto 1917.

San Marco di Gorizia

28 agosto 1917



BELENO GIUSEPPE

Maggiore

Maggiore 28° reggimento artiglieria da campagna del 9° raggruppamento d'assedio luogo di nascita: Fossato di Vico (PG). Data del conferimento: 7- 8- 1919 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgida figura di comandante e di combattente, sul Grafemberg, sul Sabotino, a Santa Caterina, a Castagnevizza, diresse impavido il fuoco delle proprie batterie sempre sulle primissime linee, che egli spesse volte oltrepassò per spingersi ad immediato contatto dell’avversario e scrutarne le mosse e gli intendimenti, destando ovunque ammirazione per il suo eroismo divenuto quasi leggendario fra le truppe. Per assicurarsi personalmente di aver ben preparato l’attacco delle nostre fanterie e per poterle meglio accompagnare nei loro sbalzi, si portò in un punto avanzatissimo e, splendido esempio di valore e delle più elette virtù militari, vi rimase per circa due giorni, intrepido e sereno, sotto violento bombardamento avversario di ogni calibro fino a che, colpito in pieno da una granata nemica, vi lasciò eroicamente la vita. Gorizia, 1° novembre 1916.

Gorizia

01 novembre 1916



BELTRICCO ALDO

Capitano

Ufficiale 4° reggimento della 41a compagnia luogo di nascita: S. Damiano Macra (CN) Data del conferimento: 31- 12- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Con indomito coraggio, in testa alla propria compagnia, sotto un fuoco violentissimo di mitragliatrici ed artiglierie nemiche, si portava presso le trincee avversarie. Magnifico esempio di eroismo, al grido di Savoia! si slanciava per ben tre volte successive con i propri uomini all’assalto e, raggiunto il reticolato, si apriva un varco; quindi si spingeva, con pochi superstiti, sul ciglio della trincea avversaria, ove, colpito a morte, perdeva gloriosamente la vita. Coston di Lora (Monte Pasubio), 10 settembre 1916. Nota: Nato nel 1892 a San Damiano Macra (Cuneo) Capitano in servizio permanente effettivo 4° Reggimento Alpini Battaglione Aosta Comandante 41ª Compagnia.

Coston di Lora (Monte Pasubio)

10 settembre 1916



BENVENUTI GIUSEPPE

Sottotenente

Sottotenente ( Fanteria , 9a compagnia del 127° reggimento fanteria della brigata Firenze ) luogo di nascita: Arezzo (AR). Data del conferimento: 22- 11- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Con slancio ed ardimento mirabili, sempre alla testa dei suoi uomini, ai quali seppe dare, durante aspre giornate di lotta, fulgido esempio di valore, di devozione al dovere e che seppe trascinare col suo ascendente all’assalto e alla vittoria, concorse alla conquista di una forte linea nemica, facendo dei prigionieri. Ferito il giorno successivo, volle rimanere al suo posto, e, più tardi, durante un momento di crisi, mentre era in prossimità dell’obiettivo assegnato, si offrì volontario per una ardita ricognizione, durante la quale cadde da prode, mortalmente colpito, coronando la sua opera con una fine gloriosa. Monte Kuk, 14 - 15 maggio 1917.

Monte Kuk

14-15 maggio 1917



BERARDI CAV. GABRIELE

Maggiore Generale

Maggior Generale di Fanteria Comandante brigata "Sassari" luogo di nascita: Sant'Angelo dei Lombardi (AV) Data del conferimento: 15- 3- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Intrepido condottiero di una brigata di prodi, espugnatore di posizioni fortemente difese, instancabile animatore di fede, affermò col suo sangue il proprio valore, mentre nuovi ardimenti stava meditando. Altipiano Carsico, 10- 14 novembre e 15 dicembre 1915.

Altipiano Carsico

10/14 novembre - 15 dicembre 1915



BERARDI FRANCESCO

Maggior Generale

Maggior Generale di Fanteria al comando della brigata "Toscana" luogo di nascita: Dusino (AS) Data del conferimento: 23- 8- 1916 M.P.S.alla memoria. Motivo del conferimento: Costante e mirabile esempio di ardimento e di senso del dovere, conduceva con impeto giovanile la sua brigata, superando con bellissimo slancio le difese accessorie e scacciando il nemico dalle sue trincee. Per resistere a violentissimi contrattacchi nemici, impavido sulla linea del fuoco, incoraggiando le sue truppe, cadeva colpito a morte da una granata nemica. Monte Zebio, 6 luglio 1916.

Monte Zebio

06 luglio 1916



BERNOTTI PIETRO

Capitano

Capitano di Fanteria 155° reggimento della brigata "Alessandria" luogo di nascita: Casale Monferrato (AL) Data del conferimento: 8- 12- 1915 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandato a mantenere ad ogni costo la posizione di San Martino, la cui perdita avrebbe compromesso le successive operazioni, votatosi alla morte per adempiere il suo dovere, disse ai suoi soldati: Ragazzi! abbiamo l’ordine di non retrocedere; non importa se gli altri se ne vanno; noi resteremo qui anche se dovessimo morire tutti !, ed impugnato un fucile contro i nemici che ormai lo stringevano da presso, cadeva colpito da una pallottola alla fronte. Sella di San Martino, 22 ottobre 1915.

Sella di San Martino

22 ottobre 1915


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