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Escursionismo sul Grappa premessa

f escursionismo 01Il Massiccio del Grappa per morfologia, condizioni climatiche, accessibilità e storia, risulta essere una delle poche montagne in cui l'escursionismo sia possibile in tutto l'arco dell'anno.

Per la morfologia in quanto tutti i versanti (più o meno) non presentano strapiombi insuperabili e la parte sommitale presenta un andamento più vicino al collinare che al montano.

Per accessibilità in quanto tutti i versanti sono circondati dalla rete viaria e non mancano neppure numerose strade per accedere alla parte sommitale.

Per condizioni climatiche in quanto (specie negli ultimi anni) gli inverni non presentano precipitazioni nevose che possano impedire le escursioni, specie nella fascia meridionale e nella parte sommitale. In merito a questo aspetto si consiglia di evitare i tratti esposti, e i percorsi all'ombra.



Sotto questo aspetto possiamo affermare che il massiccio sa donare stupende giornate di sole sia nel periodo estivo che invernale. Sottolineo di non dimenticare che i cambiamenti del tempo in montagna possono essere repentini e che parecchie persone si sono trovate in difficoltà per questo motivo.

Per storia, in quanto lo sfruttamento silvo-pastorale prima, e gli eventi della prima guerra mondiale poi hanno portato alla costruzione di una fitta (anche troppo) rete di mulattiere, sentieri, strade e “pecche” che se da una parte consentono di visitare quasi tutti gli angoli della montagna, dall'altra possono confondere l'escursionista inesperto.

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La ferrata dei Sass Brusai e percorso attrezzato Carlo Guzzella

LA FERRATA DEI SASS BRUSAI - ORE 3:40
Da Paderno del grappa si sale la valle del Lastego fino alla chiesetta dei santi Liberale e Vitale. In Primo piano si vede il frastagliato dirupo dei Sass Brusai. Riconoscibile è anche il bosco dorsale del Carpen, che si erge fra la valletta del Boccaor e Giassa. Attraverso questo dorsale conduce il sentiero marcato che si diparte dal n° 153 e ripidamente sale all'attacco (circa 1180), 2 h..
La ferrata supera, sulla cresta sud dei Sass Brusai, circa 350 m . di dislivello. Tuttavia non è assicurata ininterrottamente data la struttura del terreno, che a ripidi sbalzi fa seguire facili tratti di sentiero. Si ha quindi la possibilità di riprendere fiato ed ammirare i bei panorami sulla sottostante Valle di S.Liberale. I meno esperti, all'attacco, possono prendere le misure affrontando un canalone di 10 m . conpochi scalini. Chi già qui incontra seri problemi è meglio che afccia dietrofront: il percorso che segue diventa infatti ancora più impegnativo!

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Anello naturalistico del Grappa

Il Dipartimento per le Foreste e l'Economia Montana, con l'operatività dei Servizi Forestali ha sviluppato un percorso naturalistico lungo i sentieri e le mulattiere della sommità del monte includendo i territori delle tre province di Belluno, Treviso e Vicenza. L'obiettivo del progetto è sensibilizzare gli escursionisti e quanti fruiscono degli itinerari, sulle principali emergenze naturalistiche e far conoscere, con l'ausilio di pannelli didattici posizionati lungo il percorso, la vegetazione e la fauna di questo territorio. Il percorso propone tre itinerari principali, uno per ogni provincia di pertinenza, pensati in modo da evidenziare la diversa morfologia dei versanti. I tratti dell'anello, a loro volta suddivisi in reti di percorsi minori e collegati tra loro da sentieri sono:

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La Gusella di Cismon del Grappa

DISLIVELLO: 200 metri circa.
DURATA: 2 ore circa per l'anello completo
DIFFICOLTA': il sentiero proposto per la salità è molto ripido e scosceso, un vero sentiero di montagna

Un'escursione carica di storia lungo una mulattiera che porta da Cismon del Grappa in Val Goccia e da qui volendo attraverso i contrafforti nord occidentali a Cima Grappa. Si sale attraverso il sentiero selciato contemporaneo della trecentesca Calà del Sasso, si sale attraverso questo sentiero frequentato già in epoca preistorica.
Sono state rinvenute alcune vasche di sepoltura scavate sotto un riparo roccioso vicino a Col dei Prai. Si potrà vedere un bellissimo capitello che è stato riparo per secoli ai viandanti, con la rappresentazione di San Bovo, il protettore degli animali. In epoca più moderna la mulattiera fù testimone durante la Prima Guerra Mondiale dei rifornimenti che salivano in Val Goccia per il settore nord occidentale del fronte Austro – Ungarico sul Grappa.

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Escursioni partendo da Borso del Grappa

Il territorio montano di Borso è ricco di sentieri adatti ad escursionisti. In questo capitolo, ne indichiamo solo quattro e invitiamo per gli altri, che comprendono tutto il Massiccio del Grappa, all'acquisto delle carte dei sentieri: a) Sistema dei principali sentieri del versante Sud del Massiccio del Grappa (edita a cura delle Associazioni pedemontane 1975); b) Il Massiccio del Grappa: carta dei sentieri (edita dalle Comunità Montane del Grappa, del Brenta e Feltrina) . Per ogni itinerario abbiamo calcolato il tempo di percorrenza, ma le ore di cammino sono solo indicative. Un giorno, un turista, diretto ad un valico, si trovò a passare per una malga e incontrato un montanaro, chiese quanto tempo sarebbe occorso per raggiungere la meta. Questi rispose: -Vada! Il turista stupito disse di nuovo: -Ma, io le ho chiesto quanto ci vuole! -E io le dico di andare avanti! -fu la risposta. Seccato, il turista prosegui meditando sulla maleducazione del montanaro. Fatti cento metri si senti gridare dietro: -Ci voglio- no tre ore! -Inviperito, il turista si rivolse: -Ma perché non me lo ha detto prima? -E il montanaro saggio: -Dovevo pur vedere come lei camminava! Una storia forse, ma estremamente vera.

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Mulattiera Schievenin

Denominazione: Sentiero Prada – Crosét

Caratteristiche: Si tratta di un percorso che consente la comunicazione tra la borgata alpina  di Prada e la mulattiera (sentiero CAI 844) che, salendo da Cilladon, porta a malga Pàoda.

Difficoltà: Media, dovuta alla presenza di numerosi detriti lungo il sentiero, che rendono difficile in alcuni tatti il percorso.

Punto di Partenza: Dal tornante, 300 metri prima del ristorante in località Prada, sotto casa Mondin Sereno (690 metri)

Punto di Appoggio: Alla partenza il ristorante Castel di Prada, alla fine del percorso, dopo la località Crosét, malga Pàoda.

Periodo dell’anno consigliato: Primavera, estate, autunno.

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Percorsi agrituristici

MALGA CAMPOCROCE (m. 1048 s.l.m.)
È situata nelle immediate vicinanze dell' omonima osteria. Campocroce è uno dei siti piu frequentati del Massiccio per la facilità di accesso, per la frescura estiva, per quel senso di "alpe" che gli conferiscono le conche pascolive, i prati sfalciabili, il bosco rigoglioso.

Passeggiata Dalla vicina osteria, per pendio pascolivo con ginepri e cespugli di nocciolo, un sentiero conduce a forcella Ca' Mol (30').
A Nord-Est, si può proseguire per crinale che se- para i pascoli dal bosco di conifere e latifoglie che sovrasta la pianura, fino ad una sommità chiamata Le Saline (30') .
Si discende per l'ampia dolina di Ca' Mol fino all'omonima osteria e quindi a Campo Croce.
Complessivamente ore 2:00

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Strada Cadorna

Caratteristiche: Percorso interamente su strada rotabile, chiusa al traffico motorizzato, fatta eccezione per il tratto asfaltato Forcelletto – rifugio Bocchette. Detto tratto può benissimo essere evitato, scegliendo di percorrere in alternativa un sentiero con poca pendenza, che aggira la conca delle Bocchette, partendo dal primo tornante, 300 metri sotto l’albergo Forcelletto ed innestandosi sulla stessa strada Cadorna al primo tornante in salita, poco sopra il rifugio Bocchette.

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Col Campeggia

1. COL CAMPEGGIA
DISLIVELLO SALITA: 220 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 1.30 ora
DIFFICOLTA': Nessuna

Il giro del Col Campeggia è una piacevole passeggiata intorno al colle che sovrasta CAMPOSOLAGNA. Ha inizio cento metri a sud dell'Albergo Ristorante Al Campo, sulla statale che porta a Bassano, segnalato dal segnavia CAI n. 54. Superata la parte iniziale, tutta in ripida salita, si costeggia la pecceta di Colle Averto (m. 1095) per dirigersi verso nord, in direzione del più alto Col Campeggia (m. 1115). Superata la sommità, si scende presto sulla sterrata che ci porta su una più ampia asfaltata, che si percorre a sinistra, in direzione nord. Dopo qualche decina di metri il sentiero n. 54 abbandona la strada per scende rapidamente a destra, verso valle (chi volesse accorciare la passeggiata, può rimanere sulla strada che -

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Òlte Tedesche

Denominazione: Campo di Alano di Piave – Forcella San Daniele – Òlte tedesche – Due Valli – Val Dumela – Stalle Fontanasecca – Alta Via degli Eroi.

Caratteristiche: Si tratta di un percorso molto interessante per la visita a postazioni, grotte, rifugi, appostamenti militari della Grande Guerra. Per gli amanti della natura la località Val Dumela risulta essere una sorpresa per l’escursionista a motivo delle bellezze naturali, del panorama, dei fiori e della fauna alpestre.

Difficoltà: Moderata

Punto di Partenza: Frazione di Campo, piazzale chiesa (266). In alternativa dalla località Ponte della Stua (362) verso Forcella San Daniele.

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I Colli Alti

2. I COLLI ALTI
DISLIVELLO SALITA: 300 metri
TEMPO DI PERCORRENZA:
A PIEDI: 2.30 ore - in MTB: 1 ora
DIFFICOLTA': Nessuna

I Colli Alti compongono un dolce crinale che si sviluppa tra CAMPO-SOLAGNA e il Finestron. Prendono il nome da Rambaldo di Collalto, nobile trevigiano che li ebbe in dono alla fine del I millennio da Ottone III. L'itinerario descritto è molto piacevole e ben esposto a sud-ovest, cosa che lo rende praticabile per quasi tutto l'anno. Si parte dall'Albergo Ristorante Al Campo, in direzione San Giovanni. Al primo tornante si lascia la strada asfaltata per imboccare la sterrata a sinistra che, in circa 6 km. conduce ad affrontare la prima ed unica salita di casa Gennari, con i suoi tre tornantini. Quindi si supera il rifugio Alpe Madre e - non appena la strada si fa in piano, al primo bivio si gira a destra. E' questo il sentiero CAI n. 40. All'altezza della terza casa, sulla sinistra si vede la chiesa di San Giovanni, presso cui sorge l'omonimo albergo ristorante che ospita un bellissimo piccolo museo della Grande Guerra (5 minuti a piedi).

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Sentiero Rommel

Denominazione: Ponte della Stua – Val Mer – Punta Zoc – Spinoncia (Strada dei Much, percorso denominato “Sentiero Rommel”, malga Camol.

Caratteristiche: Si tratta di una mulattiera realizzata dalle truppe austro-ungariche sui versanti nord del Monte Zoc.

Difficoltà: Leggera nella fase intermedia, poi facile.

Punto di Partenza: Ponte della Stua, frazione di Campo (362)

Punto di Appoggio: Ponte della Stua, dove è possibile fare il rifornimento d’acqua prima di iniziare la salita.

Periodo dell’anno consigliato: Primavera, estate, autunno.

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Col Andreon

3. COL ANDREON
DISLIVELLO SALITA: 180 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 1.30 ora
DIFFICOLTA': Nessuna, ma l'itinerario non è ben segnalato e necessita di un buon orientamento.

L'itinerario qui descritto rappresenta un vero tuffo nella storia del Monte Grappa perchè ci porta a visitare un luogo recentissimamente ripristinato nei modi in cui si trovava durante la Grande Guerra. Dal piazzale dell'Albergo Ristorante Al Campo si prende a piedi la strada asfaltata per cima Grappa e la si abbandona dopo qualche decina di metri per prendere a sx. la prima stradina che sale alle case. Sia al primo bivio che al secondo si tiene la dx. e in falsopiano si va quasi a costeggiare la strada asfaltata, dove si incrociano le prime postazioni belliche del 38° gruppo Comando Telefono e poi l'area dove erano appostate le batterie del Col Andreon. Visitata l'area intorno alla Casàra Andreon,

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Cima Schiarer

Denominazione: Malga Barbeghera – Malga Piz – Cima Schiarer – Malga Camparona.

Caratteristiche: Percorso molto panoramico, lungo il quale sono ancora ben visibili ed, in alcuni casi, anche ben conservate, numerose postazioni delle artiglierie italiane, trincee, osservatori e gallerie. Ampie possibilità di proseguimento lungo i sentieri CAI contrassegnati con i nr. 849 e nr. 846 ecc.

Difficoltà: Nessuna

Punto di Partenza: Malga Barbeghera (1198)

Punto di appoggio: Alla partenza malga Barbeghera, a metà percorso l’agriturismo di malga Piz (1435) e a fine percorso malga Camparona (1204).

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Santa Felicita

4. SANTA FELICITA
DISLIVELLO SALITA: 900 metri
TEMPO DI PERCORRENZA:
SALITA: 3 ore
DISCESA: 2 ore
DIFFICOLTA': Media

La salita più diretta a CAMPOSOLAGNA dalla Valle Santa Felìcita - dove sorge la storica palestra di roccia - è quella che si compie attraverso il sentiero CAI n. 54. Si tratta di une escursione piuttosto faticosa, dato il dislivello, ma di nessuna difficoltà tecnica. Interamente rivolta a sud-est, l'itinerario si inerpica sul versante orografico sinistro della valle, molto suggestiva ed amata nel bassanese, ber sbucare sulla sommità del Col Campeggia e scendere quindi a CAMPOSOLAGNA. Il ritorno può essere effettuato prendendo il sentiero CAI n. 50, diretto a Pove e a Solagna, che si diparte di là della strada pochi metri a sud del piazzale del Ristorante Albergo Al Campo.

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Monte Cornella

Ultimo baluardo a difesa della conca di Quero e di Alano, la cima del Cornella, sovrastante l’abitato di Quero nell’autunno 1917, vide gli azzurri fanti del 23° ed il 24° reggimento di Fanteria della Brigata Como contenere l’avanzata della 55ª Divisione austro-ungarica (Sehwarzenberg) proveniente dal Cadore. Il nemico si poneva l’obiettivo di invadere in breve tempo la conca di Quero ed Alano e le sommità del Tomatico, attraverso il Peurna ed il Fontanasecca, raggiungono il Grappa. In questo modo avrebbe ottenuto la conquista della pianura Veneta e la quasi certa vittoria della guerra. Il Monte Cornella, ebbe la sua parte di storia, poiché l’azione di contenimento dell’urto nemico, compiuta tra il 14 ed il 16 novembre 1917, consentì il consolidamento difensivo sulla linea del Grappa dalla quale poi, un anno dopo, partì l’urto della riscossa che portò alla vittoria definitiva e alla fine della guerra.

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Pove - Solagna

5. POVE/SOLAGNA
DISLIVELLO SALITA: 750 metri
TEMPO DI PERCORRENZA: 2.40 ora
DIFFICOLTA': media

A CAMPOSOLAGNA si giungeva un tempo solo attraverso la mulattiera che saliva da Pove o da Solagna. Poi, con la Grande Guerra, è stata realizzata l'attuale strada statale. L'itinerario descritto può partire indifferentemente dal capitello di San Giuseppe a Pove o da Solagna (contrà Bresagge), entrambi collocati a circa 250 m. slm. Nel primo caso il sentiero è il CAI n. 48, nel secondo il n. 50. I due itinerari si differenziano poco per caratteristiche tecniche e paesaggio salvo che per il capitello votivo del Cornon che si incrocia partendo da Pove sul col Bastia. Su questo piccolo promontorio - che quasi chiude la valle - era eretto molti secoli fa un punto d'osservazione fortificato collegato visivamente ad altri analoghi insediamenti vallivi e

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Cilladon Prada

Denominazione: Sentiero Cilladon – Prada

Caratteristiche: Si tratta di un percorso che si snoda quali per intero all’interno del bosco. Mette in collegamento le due borgate alpine di Cilladon e Prada, divise dalla valle di Fratta.

Difficoltà: Nessuna, facile da percorrere, adatto particolarmente a gruppi familiari.

Punto di Partenza: Località Cilladon (680 metri) al centro della borgata (ex albergo Luban).

Punto di appoggio: Alla partenza piccolo borgo di Cilladon con possibilità di rifornimento d’acqua potabile a una fontanella, a metà percorso (ai Giaròni) piccolo spazio per sosta su prato con ampia veduta della valle di Prada, alla fine del percorso punto di ristoro all’albergo Castel di Prada.

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Cresta di San Giorgio

DISLIVELLO SALITA: 780 metri
TEMPO DI PERCORRENZA:
SALITA: 2.30 ore
DISCESA: 2 ore
DIFFICOLTA': medio-alta

La Cresta di San Giorgio - chiamate anche semplicemente “le creste” - rappresenta una “palestra” di avvicinamento all'arrampicata tradizionale. Si tratta infatti di una via che permette di affrontare brevissimi tratti di quarto grado che però un sentierino permetto via via di aggirare. Non è invece aggirabile il canalino - attrezzato con una corda d'acciaio per la sicurezza - che si trova praticamente alla fine della salita, prima di raggiungere la strada delle Penise (sterrata) dove, girando a destra, si scende in 10 minuti a CAMPOSOLAGNA. La via del ritorno può essere il sentiero CAI 50 e poi 48, fino al punto di partenza di contrà Bresagge, a Solagna, oppure il sentiero CAI n. 43 “dei Cavallini”, che si prende percorrendo per circa un km.

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Malga Zavate

Denominazione: Sentiero Prada – Primodugn – Malga Zavàte – Forcella Alta

Caratteristiche: Si tratta di un percorso molto bello, metti in rilievo le caratteristiche floreali del bosco, dei prati alpestri e dei pascoli di malga. Lo spettacolo faunistico ci porta alla scoperta di caprioli, galli forcelli, coturnici, lepri. Il percorso è adatto soprattutto agli amanti dello scatto fotografico.

Difficoltà: Leggera nella fase iniziale, poi il sentiero diventa facile.

Punto di partenza: Case Bolenghini in località Prada (700 metri)

Punto di appoggio: Alla partenza il bar ristorante Castel di Prada, alla fine del percorso malga Zavate.

Periodo dell’anno consigliato: Primavera estate autunno.

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Raccolta di sentieri e percorsi

SENTIERI FACILI
Per questi si consigliano i numerosi percorsi naturalistici o passeggiate sulla zona pedemontana durante tutto l'anno. Oppure nella parte sommitale nel periodo estivo.

Partendo da Seren del Grappa : Chiesa Nuova di San Luigi, sentiero naturalistico adatto a tutti. Altro percorso partendo da località “Rasai”

Partendo da Schievenin per Forcella di San Daniele sentiero n° 845 andata e ritorno. 1 ½ A/R Percorso tra prati e boschi su sentiero un po' ripido ma abbastanza breve con panoramica sulla valle di Schievenin e Prada

Partendo da Alano di Piave attraversata delle Frazioni di “Colmirano” e “Campo” fin dentro alla Valcalcino fino a località ponte della Stua. 2 ore A/R

Partendo da Quero partendo dal sentiero n° 844, fino a località “Cilladon” e ritorno per la strada asfaltata.

Partendo da Pederobba innumerevoli percorsi (carrareccia) che attraversano i castagneti del Monfenera

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Piandeleguna

Denominazione: Mulattiera Santa Maria – Piandeleguna – Col dei Rori

Caratteristiche: Si tratta di una mulattiera, esistente ancor prima della Grande Guerra, ma allargata durante il conflitto bellico, che collega l’abitato di Santa Maria, al piccolo borgo alpino di Piandeleguna. Da qui la mulattiera si fa sentiero e raggiunge Col dei Rori, oppure malga Pàoda.

Difficoltà: Nessuna.

Punto di partenza: Area monumentale di Santa Maria.

Punto di appoggio: A cinque minuti dall’inizio Castelnuovo.

Periodo dell’anno consigliato: Primavera, estate, autunno.

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