MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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GARRONE GIUSEPPE

Capitano

Capitano ( Alpini , Comandante della 69a compagnia del battaglione "Gemona" dell'8° reggimento Alpini ) luogo di nascita: Vercelli (VC) Data del conferimento: 2- 6- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Dopo il valoroso contegno in Colonia, nonostante la grave ferita colà riportata, domandò ed ottenne un posto d’onore sul fronte d’Italia, dove combattendo con coraggio, riuscì di esempio col suo fascino ai dipendenti. Rifiutatosi di raggiungere il Tribunale di guerra, ove era stato destinato, per non abbandonare i suoi compagni di trincea, con questi, nel ripiegamento dell’Esercito facendo successive difese, si portò sul monte or sacro all’Italia vittoriosa e quivi, combattendo strenuamente, ferito grave, conduceva la compagnia a successivi contrattacchi trattenendo l’avversario, finchè esausto e rifiutando ancora di allontanarsi, veniva catturato e poco dopo esalava la sua nobile anima invocando la Patria, il Re, la famiglia, come nelle sue numerose e commoventi lettere dal fronte ad amici e parenti. Carnia, 1916- 1917; Col della Berretta, 14 dicembre 1917. Note: ---- Nato a Vercelli il 10.11.1886. Com.te 6Q Comp. Batt."Tolmezzo". 8"ReggimentoAlpini. Giovane studiosissimo, ottenne la licenza liceale d’onore e la laurea in leggi con lode. Entrato in magistratura, vi si fece apprezzare per il suo ingegno vivace e per la profonda cultura. Dopo essere stato per qualche tempo addetto alla Procura del Re del Tribunale di Torino, venne nel 1914 inviato in Tripolitania. Nel 1915 trovavasi a disimpegnare le sue mansioni di giudice a Tarhuna quando il presidio rimase assediato dai ribelli. Nel ripiegamento delle truppe su Tripoli il magistrato combatté eroicamente accanto ai soldati rimanendo ferito gravemente e meritando la croce di cavaliere dell’Ordine Cavalieri d’Italia. Nella guerra contro l’Austria volle essere soldato ed ottenne la nomina di sottotenente di Milizia Territoriale negli alpini nel quale Corpo volle sempre rimanere tra i combattenti. Col 1° reggimento rimase sempre come subalterno, ma colla promozione a capitano fu trasferito nel battaglione Tolmezzo dell’8° (1917) dove finalmente poté essere vicino al fratello Eugenio tenente nello stesso battaglione (anch’egli Medaglia d’Oro). Al comando della 6ª compagnia combatté eroicamente al Col della Beretta cadendo ucciso mentre il fratello nella stessa azione riportava gravissima ferita e rimaneva prigioniero morendo 27 giorni dopo lontano dalla Patria.

Carnia, Col della Beretta

1916 - 1917 - 14 dicembre 1917



GEMELLI BRUNO

Tenente Colonnello

Tenente Colonnello ( Fanteria , Comandante dell'8a compagnia ) luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. Motivo del conferimento: Comandante di una compagnia, diede opportune disposizioni, mercè le quali fu possibile arrestare nettamente il nemico. Contrattaccando con la compagnia, sebbene molto decimata, riuscì a riprendere una sezione mitragliatrici, infliggendo all’avversario gravi perdite. Veduto il comandante del battaglione circondato dal nemico e fatto segno a bombe a mano, gli fece scudo del suo petto e quindi, con pochi animosi, riusciva a liberarlo. Coadiuvato da un solo caporale, liberò e trasse in salvo entro le nostre linee un centinaio di nostri, tra cui cinque ufficiali, rimasti prigionieri del nemico e custoditi entro una caverna situata fra la nostra e la linea nemica, dopo averne assalito e messo in fuga il corpo di guardia austriaco. Ferito gravemente, seguitò ad incitare con le parole i combattenti, dando fulgido esempio di abnegazione e di eroismo. Cima Echar, 15 - 16 giugno 1918.

Cima Echar

15 - 16 giugno 1918



GERACI VINCENZO

Sottotenente

(Sottotenente di Fanteria 76° reggimento, 1a compagnia del 1° battaglione luogo di nascita: Messina (ME) Data del conferimento: 4- 2- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: In un’azione di avanzata generale, sotto l’imperversare del fuoco di artiglieria e fanteria avversarie, condusse con grandissimo slancio il proprio plotone alle trincee nemiche, precedendo sempre ed animando i suoi, fulgido esempio di valore fino a quando, raggiunto il reticolato nemico, vi si gettò primo arditamente, svellendone egli stesso, con le mani, i paletti e trovandovi, insieme con numerosi suoi soldati, morte gloriosa. Cave di Selz, 21 ottobre 1915.

Cave di Selz

21 ottobre 1915



GIANNETTINO LUIGI

Soldato

Soldato ( Fanteria , 9a compagnia del 5° reggimento fanteria della brigata "Aosta" ) luogo di nascita: Palermo (PA) Data del conferimento: 16- 8- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Sotto violento bombardamento nemico, ritto in piedi e completamente allo scoperto, incorò i compagni con elevate parole. All’irrompere di nuclei avversari attaccanti fu primo a spingersi al contrattacco. Rimasto quasi solo, per le gravi perdite subite dal reparto, sprezzante del pericolo, diede nuove prove di animo invitto. Avute fracassate le gambe dallo scoppio di una granata nemica, fulgido esempio di serena fermezza, rifiutò recisamente di farsi trasportare per non esporre i compagni e rimase imperterrito sul posto, sotto il persistente fuoco avversano. A sera, si spense senza un lamento, con il sorriso dei prodi sulle labbra. Valle Duga, 18 dicembre 1917. Nota: ----- Nato a Palermo il 16.4.1883. 9" Comp. 5° Reggimento Fanteria.

Valle Duga

18 dicembre 1917



GINOCCHIO RAMIRO

Maggiore

Tenente Colonnello 73° reggimento fanteria luogo di nascita: La Spezia (SP) Data del conferimento: 31- 12- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Già proposto per la promozione a scelta per merito di guerra, perchè in otto giorni di operazioni sul Carso fu mirabile condottiero del suo battaglione ed esempio preclaro di coraggio e di tenacia. Il 14 settembre, ferito ad un piede nelle prime azioni, soltanto a sera consentì di farsi medicare, rimanendo al suo posto. Dopo il bombardamento per la conquista di forti e muniti trinceramenti nemici, attraversò alla testa del suo battaglione il varco del reticolato, riuscendo a catturare con fulminea irruzione un intero battaglione avversario. Nelle succesive giornate di operazioni, ancora in attesa di conseguire la meritata ricompensa iella promozione a scelta, benchè non ben guarito dalla ferita, fu saggio condottiero del proprio battaglione nelle opere di offesa e di difesa, e il giorno dell‘avanzata generale, sprezzante del pericolo, nella fiducia che il suo slancio avrebbe ottenuto ciò che non erano riuscite ad ottenere numerose artiglierie e bombarle, si gettò alla testa della prima ondata di attacco contro i reticolati e le trincee nemiche ancora intatte, rimanendo fulminato a poca distanza da esse; fulgido esempio delle più elette virtù militari. Veliki Hriback, 14 settembre 1916.

Veliki Hriback

14 settembre 1916



GIOPPI nobile ANTONIO ARTURO

Colonnello

Colonnello 70° reggimento fanteria "Ancona" luogo di nascita: Sermide (MN) Data del conferimento: 26- 10- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di un gruppo alpini, impresse alle sue truppe tale slancio, e col suo grande ascendente morale, trasfuse in esse tale ardimento, che, nonostante le gravi difficoltà, trionfava della fiera resistenza di un nemico in forze e risoluto, conquistando importanti posizioni ed affermandovisi. Sprezzante di ogni pericolo, seguendo da presso le colonne moventi ai sanguinosi attacchi, pronto ad intervenire di persona quando le circostanze lo richiedessero, il 13 ottobre, al suo posto di comando, battuto da micidiale fuoco avversario, cadeva mortalmente colpito da una granata nemica. Monte Pasubio, 9 - 13 ottobre 1916. Nota: Nato nel 1863 a Sermide (Mantova) Colonnello in servizio permanente effettivo Comandante 6° Gruppo Alpini, altre decorazioni: Medaglia d’Argento (Oslavia, 1915); Cavaliere Ordine Militare di Savoia (Val Posina, 1916) Dalla Scuola Militare di Modena uscì sottotenente nel 62° reggimento fanteria (brigata “Sicilia”). Da capitano passò negli alpini, al 7° reggimento ove rimase per sempre, divenendo maggiore nel 1910 e tenente colonnello nel 1914. Era un ufficiale praticissimo di tutta la nostra frontiera orientale, di cui aveva scalato coi suoi alpini le più impervie vette. Col 7° reggimento partì per la guerra europea divenendo poco dopo colonnello comandante il 70° reggimento fanteria (brigata Ancona), che valorosamente guidò al fuoco ad Oslavia. Ritornato negli alpini, comando il VI gruppo nella zona del Pasubio, dove, dopo essersi più volte assai distinto, riportò la grave ferita per la quale morì il giorno dopo, 14 ottobre 1916. La sua salma riposa nel cimitero di Schio, ma sarà trasportata nella primavera del 1926 in quello monumentale eretto sul Monte Pasubio, ch’egli difese coi suoi alpini strenuamente, cadendovi da prode.

Monte Pasubio

9 - 13 ottobre 1916



GIORDANA CARLO

Colonnello

Colonnello brigadiere degli Alpini al comando della brigata " Benevento" luogo di nascita: Moncaliere (TO) Data del conferimento: 3- 12- 1916 D.L. Motivo del conferimento: Costante e fulgido esempio delle più alte virtù militari, risoluto, energico e di magnifico stimolo a tutti per il suo valore personale nel combattimento, nelle operazioni d’attacco di importanti posizioni, condusse con gagliarda energia e tenace volontà di vincere, le truppe a lui affidate, tanto che queste, dietro il suo impulso e la sua illuminata azione di comando, ottennero ottimi risultati. (Monte Mrzli e Vodil, 21 - 30 ottobre 1915). A capo di numerosi reparti alpini, rinforzati di artiglieria di vario calibro, guidava in alta montagna un’arditissima operazione, espugnando due linee fortissime per natura e per arte ed infliggendo al nemico gravi perdite. (Adamello, aprile - maggio 1916). Nota: Nato nel 1865 a Moncalieri (Torino) Colonnello in servizio permanente effettivo Comandante 4° Reggimento Alpini (altre decorazioni: Medaglia d’Argento (Monte Cucco delle Mandrielle, 1916) Sottotenente e tenente nel 74° reggimento fanteria (brigata Lombardia), dopo aver frequentata la scuola di guerra di Torino, venne promosso capitano a scelta nel reggimento gemello della brigata (73°). Nel 1899 passò negli alpini al 4° reggimento, ed in tale Corpo divenne maggiore nell’8° reggimento ove rimase anche da tenente colonnello. All’inizio della guerra europea comandò da tenente colonnello, poi da colonnello il 116° reggimento (brigata Treviso) di nuova formazione. Nominato poi colonnello brigadiere comandò la brigata Benevento di nuova formazione (133° e 134° fanteria) e morì il 23 giugno 1916 sul Monte Cucco delle Mandrielle, presso i reticolati nemici. Volle e seppe essere da buon piemontese del vecchio stampo, sempre e soprattutto, un vero e perfetto soldato delle Alpi.

Monte Adamello

aprile - maggio 1916



GIULIETTI GIUSEPPE

Sottotenente

Sottotenente dei Bersaglieri 2° battaglione della 2a compagnia luogo di nascita: Chiusi (SI) Data del conferimento: 11- 5- 1924 R.D. Motivo del conferimento: Quantunque febbricitante per precedente ferita non ancora rimarginata, guidava prima con grande bravura una pattuglia incaricata del brillamento di tubi di gelatina sotto i reticolati nemici, scampando miracolosamente alla morte. Assumeva poscia con entusiasmo il comando del plotone portandolo con slancio ed ardire all’attacco di una trincea nemica. Ferito al petto e ad un braccio, volle rimanere al suo posto, spingendosi fin sotto alla posizione avversaria, ove, caduto nuovamente e più gravemente ferito alle gambe, continuava con la parola e col gesto ad incitare i suoi bersaglieri. Rimase per quasi due ore sul campo sotto il fuoco nemico, e solo dopo la conquista della contrastatissima posizione, potè essere raccolto e medicato. Fulgido esempio di eroismo, di spirito di abnegazione e di sacrifizio. Malga Pioverna Alta, 7-8 ottobre 1915. Note: ---- Nasce a Chiusi il 17 ottobre 1884. Volontario a diciotto anni nel 3° Bersaglieri, lascia dopo la ferma il corpo per studiare Ragioneria. Nel 1915 viene richiamato ed assegnato ai corsi ufficiali del 2°. Assegnato alla zona montana di Val Cismon viene ferito il 20 settembre a Costa Agra. Rimane al reparto e 16 giorni dopo in un successivo assalto alla Malga Pioverna Alta subisce ulteriori gravi ferite che ne pregiudicano il servizio. Assegnato al deposito dopo la convalescenza, viene promosso capitano nel 1917. Ritiratosi dalla vita militare riprendeva gli studi laureandosi. Nel 1924 gli viene concessa per l'azione dell'ottobre del 1915 la Medaglia d'Oro.

Malga Pioverna Alta

7 - 8 ottobre 1915



GIURATI MARIO

Sottotenente

Ufficiale 144° reggimento fanteria della brigata "Taranto" della 9° compagnia luogo di nascita: Milano (MI) Data del conferimento: 15- 10- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Ferito al petto in una trincea avanzata, rifiutava di farsi bendare per non Lasciare la posizione. Ricoverato suo malgrado in un luogo di cura, avuto sentore di imminente azione offensiva, insisteva nel chiedere ed otteneva di esserne dimesso e con la ferita ancora a margini aperti riprendeva il comando del plotone, affermando, con nobile generosa menzogna, di essere perfettamente guarito. Essendo stato ferito il capitano, assumeva il comando della compagnia e con impeto travolgente e foga trascinante la conduceva al vittorioso assalto di munitissima posizione avversaria. Ferito, ricusò di farsi bendare per non desistere dalla pressione sul nemico, finchè nuova gravissima ferita ne spezzava il fermo volere ed il generoso, cosciente ardimento. Alto Sabotino, Santa Caterina, 2 - 11 agosto 1916 Ferito al petto in una trincea avanzata, rifiutava di farsi bendare per non Lasciare la posizione. Ricoverato suo malgrado in un luogo di cura, avuto sentore di imminente azione offensiva, insisteva nel chiedere ed otteneva di esserne dimesso e con la ferita ancora a margini aperti riprendeva il comando del plotone, affermando, con nobile generosa menzogna, di essere perfettamente guarito. Essendo stato ferito il capitano, assumeva il comando della compagnia e con impeto travolgente e foga trascinante la conduceva al vittorioso assalto di munitissima posizione avversaria. Ferito, ricusò di farsi bendare per non desistere dalla pressione sul nemico, finchè nuova gravissima ferita ne spezzava il fermo volere ed il generoso, cosciente ardimento. Alto Sabotino, Santa Caterina, 2 - 11 agosto 1916.

Alto Sabotino, Santa Caterina

2 - 11 agosto 1916



GOIRAN ILDEBRANDO

Tenente di Vascello

Tenente di Vascello M.M. Al comando della Squadriglia MAS. luogo di nascita: Torino (TO) Data del conferimento: 4- 12- 1924 R.D. Motivo del conferimento: Destinato al comando di una silurante per compiere un’arditissima azione nell’interno di una base navale (Canale di Fasana), conscio delle difficoltà e del pericolo dell’impresa, accolse con animo forte e con grande entusiasmo l’ordine ricevuto, e seppe infondere tale entusiasmo nei componenti dell’equipaggio. Eseguì con ardimento e perizia e con grande serenità la missione affidatagli rimanendo per oltre due ore nell’interno del porto nemico alla ricerca dell’obiettivo e, dopo superate brillantemente tutte le difficoltà, senza provocare nessuno allarme, eseguì il lancio dei siluri. Riuscì quindi a rintracciare nuovamente il passaggio libero dell’ostruzione ed a portare in salvo la sua unità e tutto il personale raggiungendo le altre siluranti al largo. Alto Adriatico, 1 -2 novembre 1916

Alto Adriatico

1 - 2 novembre 1916



GONZAGA DEL VODICE MAURIZIO

Tenente Generale

Tenente Generale ( Fanteria , Comandante 53a divisione ) luogo di nascita: Venezia (VE) Data del conferimento: 21- 7- 1917 M.P.S. Motivo del conferimento: Animato da fortissima volontà, da incrollabile fiducia nel successo delle armi nostre, con raro sprezzo del pericolo, si teneva, per un intero mese di lotte accanite, a stretto contatto con le proprie truppe di prima linea, portando loro di persona, nei momenti più critici, la parola animatrice, incitandole con l’esempio alle azioni più ardite, rendendosi così primo fattore di quelle gesta memorabili che ci resero padroni del Vodice e che ci permisero di tenerlo inespugnabile di fronte ai più accaniti sforzi nemici. Vodice, maggio - giugno 1917.

Monte Vodice

maggio - giugno 1917



GORINI ANTONIO

Tenente

Tenente ( Artiglieria , Comandante della 3a batteria del XXXVI gruppo di obici pesanti ) luogo di nascita: Varese (VA) Data del conferimento: 12- 2- 1925 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di sezione, malgrado l’intenso fuoco nemico che colpiva in pieno i due pezzi, riusciva a rimetterne uno in efficienza. Attaccata la batteria alla baionetta da parte del nemico, la difese col moschetto e cadde ucciso fra le braccia del proprio capitano, cui cercò di fare scudo col proprio corpo. Montello, 15 giugno 1918.

Montello

15 giugno 1918



GREGORUTTI PIERANTONIO

Capitano

Capitano di Fanteria II / III battaglione del 118° reggimento luogo di nascita: Lignano Data del conferimento: 1- 10- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Con slancio, abilità ed ardimento esemplari, portava il proprio reparto alla conquista di forti posizioni nemiche, e, sprezzante di ogni pericolo, ne oltrepassava i reticolati sotto violento fuoco dell’artiglieria avversaria. Con pari valore e con straordinaria tenacia, si manteneva quindi e si rafforzava sulla posizione ragiunta. Ferito all’addome, dando mirabile esempio di virtù militari, anzichè recarsi al posto di medicazione, rimaneva al comando del proprio reparto, fino a che nuovamente e mortalmente colpito, cadeva sulla posizione eroicamente conquistata. Monfalcone, 22 ottobre 1915.

Monfalcone

22 ottobre 1915



GRIFEO Conte FEDERICO

Aspirante Ufficiale

Aspirante Ufficiale ( Bersaglieri , Comandante del reparto arditi dell' 11° reggimento bersaglieri ) luogo di nascita: Firenze (FI) Data del conferimento: 5- 5- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di un reparto di arditi, in tre giorni di aspra offensiva, fu costante esempio di ardimento e sprezzo del pericolo. Primo sempre ai cimenti, con innumerevoli lotte corpo a corpo, ripulì dai nemici i camminamenti e le doline conquistate, costringendo inoltre alla resa un’intera compagnia avversaria, che, appostata in caverna coi propri ufficiali, opponeva la più ostinata resistenza. Primo all’assalto contro una munitissima trincea, incontrava morte gloriosa, fulgido esempio ai dipendenti, dei quali era stato sempre l’animatore e l’incitatore ad ogni più cosciente audacia. Jamiano, 23 -25 maggio 1917. Nota: ----- Nasce a Firenze il 25 aprile 1894. Allo scoppio della guerra si arruola nel 3°. Nominato aspirante ufficiale viene inviato al 7° l'anno successivo. Ansioso di misurarsi col nemico chiede ed ottiene di essere inviato sul Carso all'11°. Passato al plotone arditi del battaglione ottiene una medaglia di Bronzo per i combattimenti del 20 aprile 1917. Un mese dopo a Flondar, 25 maggio, dopo aver catturato numerosi nemici, viene ferito a morte. Alla memoria viene insignito di Medaglia d'Oro il 5 maggio 1918.

Jamiano

23 - 25 maggio 1917



GUADAGNI CARLO

Tenente Colonnello

Tenente Colonnello ( Fanteria , Comandante del I Battaglione del 243° reggimento "Cosenza" ) luogo di nascita: Santeramo in Colle (AV) Data del conferimento: 23- 10- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Durante un poderoso attacco nemico, mentre alla testa del suo battaglione avanzava a sostegno dì altro reparto fortemente impegnato, scontratosi con forze preponderanti avversarie, che già avevano travolto le nostre prime linee e minacciavano un completo sfondamento, incurante del numero, le contrattaccava arditamente, e, a prezzo delle più gravi perdite, riusciva ad arrestarle ed a respingere i loro successivi attacchi. Dopo più ore di lotta impari e disperata, ridotto ormai con pochi superstiti, anzichè ripiegare, si asserragliava coi medesimi in un caposaldo della posizione, deliberato a resistere a tutta oltranza, e, fulgido esempio di valore e del più alto sentimento del dovere, v’incontrava morte gloriosa. S. Andrea di Barbarano (Piave), 15 giugno 1918.

Sant'Andrea in Barbarano

15 giugno 1918


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