MEDAGLIE D'ORO AL VALORE MILITARE DELLA GRANDE GUERRA
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SASSO MARCO

Tenente

Tenente ( Alpini , Comandante della colonnna di destra del 3° raggruppamento Alpini ) luogo di nascita: Oliero di Valstagna (VZ) Data del conferimento: 13- 10- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Ufficiale di indomito coraggio, muoveva col proprio reparto all’assalto di una forte posizione, dopo di aver giurato di conquistarla o morire. Gravemente ferito in varie parti da una violenta raffica di mitragliatrici avversarie, giungeva ugualmente, per primo, sulla posizione, e gettatosi sulle armi nemiche, ne uccideva i serventi. Nuovamente e mortalmente colpito da una fucilata, rinunziava di essere trasportato ai posto di medicazione, e disposto a morire sulla posizione conquistata, incitava ancora i suoi alla lotta, col grido: “Avanti, avanti alpini, per l’onore del Re e della Patria !. Fulgido esempio di eroismo e di eccelse virtù militari. Monte Fontanel - Val Calcino, 11 dicembre 1917. Nota: ----- Nato a Oliero (Vicenza) il 5.4.1896. 149" Comp. Battaglione "M.Pavione". 7" Reggimento Alpini.

Monte Fontan

11 dicembre 1917



SAURO NAZARIO

Tenente di Vascello

Ufficiale di Marina imbarcato sul sommergibile "Giacinto Pullino" luogo di nascita: Capodistria Data del conferimento: 20- 1- 1919 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Dichiarata la guerra all’Austria,, venne subito ad arruolarsi volontario sotto a nostra bandiera per dare il contributo del suo entusiasmo, della sua audacia ed abilità alla conquista della terra sulla quale era nato e che anelava a ricongiungersi all’Italia. Incurante del rischio al quale si esponeva, prese parte a numerose, ardite e difficili missioni navali di guerra, alla cui riuscita contribuì efficacemente con la conoscenza pratica dei luoghi e dimostrando sempre coraggio, animo intrepido e disprezzo del pericolo. Fatto prigioniero, conscio della sorte che ormai l’attendeva, serbò, fino all’ultimo, contegno meravigliosamente sereno, e :01 grido forte e ripetuto più volte dinnanzi al carnefice di Viva l’Italia! esalò ‘anima nobilissima, dando impareggiabile esempio del più puro amor di Patria. Alto Adriatico, 23 maggio 1915 - 10 agosto 1916.

Alto Adriatico, Pola

23 maggio 1915 - 10 agosto 1916



SCALFARO ERCOLINO

Capitano

Capitano di Fanteria 10°reggimento "Regina" luogo di nascita: Catanzaro (CZ) Data del conferimento: 30- 4- 1916 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Progettava ed effettuava, con quattro soldati, sotto intenso fuoco, la posa di tubi esplosivi nei reticolati nemici, facendoli brillare ed aprendo così una larga breccia. Successivamente si slanciava, con mirabile ardimento, all’attacco del trinceramento avversario e cadeva mortalmente ferito. Nell’attesa del suo successore, sollevatosi alquanto, continuò a tenere il comando della compagnia, interessandosi dell’azione che si svolgeva più che della ferita riportata, finché una violenta emorragia lo uccise. Dedicò, con invitto valore, alla Patria, gli ultimi istanti della sua nobile esistenza. Sella San Martino, 16 luglio e Sdraussina, 18 luglio 1915.

Sella San Martino, Sdraussina

16 - 18 luglio 1915



SCANDALIATO ANGELO

Colonnello

Colonnello ( Fanteria , Comandante del 248° fanteria della brigata "Girgenti" ) luogo di nascita: Sciacca Data del conferimento: 19- 8- 1921 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: In un contrattacco che aveva sferrato contro rilevanti forze avversarie attaccanti di sorpresa, accortosi che un suo battaglione, sopraffatto da violento fuoco di mitragliatrici e d’artiglieria, stava per retrocedere, sebbene già gravemente ferito alla mano sinistra, si slanciava con audacia e prontezza in mezzo ai suoi soldati, e con l’esempio del suo supremo sprezzo del pericolo e colla sua parola l’induceva a tener fermo, finchè riusciva a volgere in fuga l’avversario. Colpito alla gola da due proiettili di mitragliatrice, cadeva mormorando: Ragazzi, sono contento di voi!. Veliki - Hrib - San Gabriele, 5 settembre 1917 ----- Note: Nato a Sciacca nel 1869 frequenta la scuola militare di Caserta (sottufficiali) poi un corso ufficiali che lo porta al 12° Bersaglieri. Parte per l'Africa nel 1896 rimpatriando subito dopo. Nel 1902 è in Cina come tenente fino alla fine della missione. Nominato capitano partecipa col 4° alla guerra Turca. Qui ottiene un encomio. Distaccato per un breve periodo in Cirenaica viene insignito di Medaglia di Bronzo. Promosso maggiore allo scoppio della guerra è in linea col 44° Btg Bersaglieri a Doberdò e l'anno successivo sull'Hermada da T. Colonnello. Ferito a Flondar viene decorato con l'ARGENTO. Da luglio del 17 come colonnello comandante è al 248° Girgenti coi suoi siciliani nel vallone di Chiapovano. Il mattino del 5 settembre 1917 sul S. Gabriele, benché minacciato di accerchiamento, li conduce personalmente all'assalto, l'ultimo prima della ferita mortale alla gola. Oro alla memoria.

Veliki, Hrib, San Gabriele

5 settembre 1917



SCARONI SILVIO

Generale

Generale di squadra ( A.A. , Aiutante maggiore in 2a della 1a squadra aerea ) luogo di nascita: Brescia (BS) Data del conferimento: 13- 7- 1919 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Pilota da caccia, maestro di valore ai valorosi, per trenta volte vincitore in splendidi duelli aerei, alla impareggiabile perizia accoppiò altrettanta audacia ponendo al proprio eroismo un solo limite: la vittoria. Costante esempio, a chi più opera e più sacrifica, di ancor più operare e sacrificare, tutte le energie della balda propria giovinezza donò alla Patria e più fulgida rese l’ultima vittoria, carpita agli avversari, bagnandola del suo stesso sangue generoso per grave ferita. Cielo del Piave e del Brenta, 5 dicembre 1917- 12 luglio 1918.

Cielo del Piave e del Brenta

5 dicembre 1917 - 12 luglio 1918



SCATOLONE ANGELO

Soldato

Soldato 75° reggimento della brigata "Napoli" della 10a compagnia del III battaglione luogo di nascita: Campobasso (CB) Data del conferimento: 1- 2- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgido esempio di costante eroismo, si distingueva in ogni combattimento per ardire e sprezzo del pericolo. Il 14 giugno 1916, a Monfalcone, penetrava per primo in una trincea nemica e, atterrandone i difensori, strappava loro una mitragliatrice. Il 3 luglio 1916, nella stessa località, fu strenuo difensore della trincea conquistata, e, colpito a morte, esalava la sua bell’anima dicendosi contento di morire per la Patria. Monfalcone, 14 giugno -3 luglio 1916

Monfalcone

14 giugno 1916 - 3 luglio 1916



SCIANNA CIRO

Soldato

Soldato ( Bersaglieri , IX reparto d'assalto ) luogo di nascita: Bagheria (PA) Data del conferimento: 30- 8- 1918 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Soldato di altissimo ardimento, in aspra battaglia, sotto un micidialissimo tiro di fucileria e mitragliatrici nemiche e fra tragiche lotte corpo a corpo, portava con irresistibile slancio lo stendardo del battaglione d’assalto alla testa delle ondate, infiammando i compagni entusiasti del suo coraggio. Sulla vetta raggiunta, colpito in pieno petto, cadeva nell’impeto della sua superba audacia, dando al tricolore l’ultimo bacio ed alla Patria l’ultimo pensiero col grido: Viva l’Italia !. Monte Asolone, 24 giugno 1918. Nota: ----- Nato a Bagheria (PA) il 16.3.1891. 16° Regg. Bersaglieri, 9° Reparto d:4ssalto.

Monte Asolone

24 giugno 1918



SCINTU RAIMONDO

Caporale

Caporale ( Fanteria , Aiutante di battaglione nel 151° reggimento fanteria ) luogo di nascita: Guasila (CA) Data del conferimento: 22- 11- 1917 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Caporale ciclista di un battaglione, in un momento critico del combattimento, si offriva spontaneamente per recarsi da solo nella trincea nemica allo scopo di prendere prigionieri per illuminare sulla situazione il proprio comandante. Con mirabile ardimento, ne catturava cinque successivamente. Ritornava poi in compagnia di pochi coraggiosi nel trinceramento avversario e vi catturava altri quaranta nemici. Spingendosi quindi in una caverna dove erano ricoverati degli ufficiali, intimava loro la resa e, ferito gravemente al petto da due pallottole tirategli a bruciapelo da un ufficiale superiore, aveva la indomita forza di ucciderlo e di catturare un altro ufficiale. Sempre e dovunque luminosissimo esempio a tutti del più fulgido eroismo di soldato e delle più belle qualità della gente di Sardegna. Altipiano della Bainsizza, 16 settembre 1917.

Altipiano di Bainsizza

16 settembre 1917



SCIRE' RISICHELLA SEBASTIANO

Sergente

Sergente ( Bersaglieri , 10° reggimento bersaglieri ) luogo di nascita: Francofonte (SR) Data del conferimento: 30- 11- 1921 R.D. Motivo del conferimento: Meraviglioso soldato, rifulse per altissime virtù militari durante le tragiche vicende del ripiegamento. Impegnato in aspro combattimento corpo a corpo, contro forze soverchianti, si prodigò con slancio esemplare, infondendo fede e valore nei propri dipendenti con l’energia dei suoi atti e l’ascendente morale del suo impareggiabile coraggio, primo ovunque occorressero reazioni violente per rintuzzare gli attacchi nemici. Caduto per gravissima ferita alla carotide, faceva sforzi supremi per continuare nella lotta ed incitare i dipendenti gridando: Bersaglieri avanti! Viva l’Italia !. E nell’impressione di una fine imminente gridava: Signor capitano, muoio, ma sono contento. Monte Yof (Carnia), 4 novembre 1917. Note: ---- Nasce a Francofonte di Siracusa il 12 ottobre 1890. Chiamato alle armi nel 1911 partecipa alla campagna di Libia col 9° reggimento. Congedato viene richiamato in servizio nel 1915 ed assegnato al 16°. Promosso sergente riceve un encomio per un azione a Casera Melvio di Sopra. Di stanza in Carnia, nei giorni di Caporetto segue le vicende della ritirata. Sulla Strada di Longarone il 2 novembre viene ferito, ma non lascia i compagni che stanno contrastando l'avanzata del nemico. Due giorni dopo in uno scontro cruento viene ferito gravemente. Per l'azione gli verrà concessa la Medaglia d'Oro. Dopo la lunga convalescenza ritorna in zona d'operazioni e si aggrega alla prima divisione d'assalto, 1170 compagnia mitraglieri che viene insignita di medaglia d'Argento per i combattimenti del 27 ottobre 1918. Combatte nel dopoguerra in Tripolitania. Richiamato nel 1940 e promosso sottotenente combatte in Albania. Posto nella riserva raggiunge il grado di maggiore nel 1969. Si fregia della croce di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica. Muore ad Asti il 20 marzo 1981.

Longarone

04 novembre 1917



SERTOLI ANTONIO

Sottotenente

Sottotenente di cpl. Comandante di sezione, mitragliatrici in 1a linea luogo di nascita: Sondrio (SO) Data del conferimento: 11- 5- 1924 R.D. alla memoria. Motivo del conferimento: Comandante di una sezione mitragliatrici in prima linea, durante un improvviso e violento attacco avversario, opponeva la più decisa ed eroica resistenza. Soverchiato da forze molto superiori e tratto prigioniero con parte dei suoi soldati, riusciva a disarmare la scorta nemica e ritornare sul campo della lotta. Per circa tre ore guidò a continui contrattacchi un manipolo di prodi, e benchè sanguinante in più parti del corpo rifiutò sempre di recarsi al posto di medicazione. Ferito poi gravemente al petto da una fucilata, si gettò, ciò nonostante, un’ultima volta nella mischia, cadendo trafitto da più colpi di baionetta e di pugnale. Cocuzzolo -Vrsic - Monte Nero, 25 -26 maggio 1916. ----- Note: Nato nel 1894 a Sondrio, studente in scienze naturali alla Regia Università di Pavia, nel settembre del 1915 dalla Scuola Militare di Modena uscì sottotenente di complemento nel 5° reggimento alpini (89ª compagnia del battaglione “Tirano”). Combatté poi col battaglione “Stelvio” di nuova formazione. Nella sua breve vita militare, fu sempre disciplinato soldato e cadde da buon alpigiano e da ottimo alpino nella difesa del Monte Nero che i suoi fratelli dell’84ª compagnia del battaglione “Exilles” (3° reggimento) avevano conquistato nel giugno del 1915, e che egli colle sue mitragliatrici in una lotta accanita e col suo sacrificio riuscì a salvare dalla furia nemica.

Cocuzzolo Vrsic, Monte Nero

25 - 26 maggio 1916



SETTI AGOSTINO

Soldato

Soldato ( Granatieri , Porta-ordini del IV battaglione ) luogo di nascita: Robecco Pavese Data del conferimento: 16- 8- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Costante, fulgido esempio ai compagni di attività, zelo e fermezza, quale ciclista presso un comando di battaglione, disimpegnò sempre con infaticabile lena il proprio compito sotto furiosi bombardamenti avversari, sprezzante del pericolo e dei disagi ed essendo di mirabile esempio anche ai più arditi. Affidatogli in un momento critico dell’azione un ordine di tale importanza da dover essere recapitato in modo assoluto, partì mentre più intenso era il fuoco nemico. Colpito a morte durante il cammino e conscio della gravità del momento, raccolte le sue ultime energie, volle trascinarsi fino al comando designato e spirò mentre recapitava l’ordine, assicurando con l’eroico sacrificio della propria vita il buon esito del combattimento. Selo, 19 - 22 agosto 1917.

Selo

19 - 22 agosto 1917



SETTINO LUIGI

Soldato

Soldato ( Fanteria , 30° reggimento Fanteria brigata "Pisa" 5a compagnia ) luogo di nascita: San Pietro in Guarano (CS) Data del conferimento: 10- 9- 1917 M.P.S. alla memoria. Motivo del conferimento: Privato delle braccia e delle gambe dallo scoppio di una granata che gli produceva anche una larga ferita alla faccia, incitava calorosamente i compagni a scagliarsi contro il nemico per respingerlo. Rifiutava ogni soccorso per non sottrarre soldati al combattimento. Respinto l’attacco, non volle essere asportato dalla trincea, chiedendo all’ufficiale di poter restare in linea, contento di morire tra i suoi compagni per la grandezza della Patria. Dosso Faiti, 14 maggio 1917.

Dosso Faiti

14 maggio 1917



SIFFREDI ANGELO

Sottotenente

Sottotenente ( Fanteria , Comandante reparto speciale bombardieri dell' 89° reggimento ) luogo di nascita: Imperia (IM) Data del conferimento: 16- 8- 1918 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Fulgido esempio di attività, fermezza e coraggio, con slancio e sangue freddo ammirabili, impugnando la pistola, alla testa del proprio plotone, lo trascinò all’attacco di una forte posizione. Ferito una prima volta al braccio destro, impugnò l’arma con la mano sinistra, continuando ad avanzare. Colpito successivamente al braccio sinistro, perdendo così l’uso di ambedue le braccia, continuò a procedere risolutamente e ad incoraggiare i suoi uomini. Giunto primo fra tutti nella trincea avversaria, mentre attendeva a riordinare il reparto, colpito nuovamente alla tempia, incontrava morte gloriosa sul campo. Boscomalo, 23 maggio 1917.

Boscomalo

23 maggio 1917



SILICANI GIUSEPPE

Caporale

Caporale ( Fanteria , Reparto arditi del 69° reggimento della brigata "Ancona" 1a compagnia ) luogo di nascita: Carrara (MS) Data del conferimento: 29- 5- 1919 D.L. alla memoria. Motivo del conferimento: Volontario di guerra, già distintosi per fulgido valore in numerosi fatti d’arme, col reparto arditi del battaglione, durante quattro giorni di azione, offertosi per comandare un posto avanzato, importantissimo punto dì osservazione violentemente battuto dall’artiglieria nemica, rese preziosissimo servizio di informazioni, rimanendovi saldo anche dopo avere avuto il riparo completamente sconvolto dai tiri avversari. Mortalmente ferito, con l’addome squarciato da una scheggia di granata, si interessava ancora del buon andamento del servizio, incitando ed incuorando i compagni. Agonizzante, chiedeva di essere informato sull’andamento dell’azione, rallegrandosi nell’apprendere che l’attacco nemico era stato respinto e spirava dichiarandosi felice di dare la vita per la Patria e per il Re. Dosso Faiti, 23 - 26 ottobre 1917.

Dosso Faiti

23 - 26 ottobre 1917



SLATAPER GUIDO

Tenente

Tenente ( Fanteria , 230° reggimento comandante del III battaglione ) luogo di nascita: Trieste (TS) Data del conferimento: 7- 2- 1924 R.D.alla memoria. Motivo del conferimento: Volontario irredento, rinunciava ad essere inviato nelle retrovie e, benchè in menomate condizioni fisiche per precedente ferita, partecipava volontariamente al comando della sua compagnia ad un’azione di particolare importanza, trasfondendo, col suo esempio, entusiasmo, slancio ed ardimento nei dipendenti, trascinandoli sotto violento fuoco d’artiglieria, mitragliatrici e fucileria, alla conquista di forte e ben munita posizione, il cui possesso avrebbe avuto conseguenze decisive in quel tratto del fronte. Oltrepassate le trincee avversarie, catturava numerosi nemici, organizzava la difesa sul rovescio della posizione, e su questa resisteva ad oltranza, quantunque conscio del grave pericolo che affrontava, come irredento, qualora fosse stato fatto prigioniero. Rimasto con pochi superstiti, esaurito ogni genere di munizioni ed accerchiato, dopo aspra lotta corpo a corpo cadeva in mano al nemico. Fulgido esempio di amor di Patria, di cosciente valore e spirito sublime di sacrificio. Monte Santo, 14 maggio 1917.

Monte Santo

14 maggio 1917


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